Social Lending: cos’è e come funziona

Cos’è il social lending crowdfunding? Esiste in Italia? Come funziona? È un sistema sicuro? Chi ci guadagna? Sono solo alcune delle tante domande che ruotano attorno al questa tipologia di crowdfunding. Una domanda alla volta capiremo di cosa si tratta.

Cos’è il Social Lending ?

To lend, cioè prestare. Il social lending è il prestito tra privati, noto anche come peer-to-peer lending (P2P), che avviene sul web. È a tutti gli effetti un prestito personale che ha come intermediario una piattaforma online di social lending, senza dover passare attraverso i canali tradizionali (banche, società finanziarie).

Vengono offerti tassi convenienti sia per chi presta che per chi richiede e le varie operazioni sono garantite da una banca o SIM (Società di Intermediazione Mobiliare) alle quali la piattaforma si appoggia.

Fiscalmente? È un prestito ad interesse.

Le origini del Social lending

La nascita del social lending, una tipologia di crowdfunding, avviene in Gran Bretagna da Zopa (Zone Of Possible Agreement) nel marzo del 2005.

Successivamente si è esteso in Europa negli Usa, raggiungendo la Cina e decollando dopo la crisi finanziaria del 2008. Il social lending deriva dalla microfinanza del premio Nobel Muhammad Yunus e dalle attività di Planet Finance, ONG diretta da Jacques Attali che ha promosso la diffusione della microfinanza nei Paesi in via di sviluppo.

Come funziona il Social lending?

Partiamo da un semplice presupposto: il social lending offre tassi di interesse più convenienti dei normali istituti, sia per chi lo richiede sia per chi investe.

Questo rende il sistema molto appetibile, anche perché i prestiti erogati possono avere qualsiasi motivazione, dal bisogno di andare dal dentista all’acquisto di una nuova automobile, al desiderio di cambiare casa.

Le società di social lending permettono al richiedente (chi chiede soldi in prestito) e al prestatore (chi investe) di incontrarsi tramite la piattaforma web.

Queste società, oltre a dover rispettare le normative finanziarie vigenti, si occupano di abbinare in tutti gli aspetti la richiesta con l’offerta. Per farlo trattano i dati sensibili del richiedente, accedono alle centrali di rischio per operare un filtro di garanzia, sviluppano e successivamente applicano i vari modelli di credito.

I pagamenti sono completamente gestiti dalla piattaforma che si fa carico di eventuali problemi, malfunzionamenti e conteziosi nel rapporto tra richiedente e prestatore.

Le piattaforme di Social lending

Le piattaforme di social lending sono società for profit che permettono alle persone che chiedono soldi in prestito (richiedenti) di entrare in relazione con persone che intendono investire piccole o più importanti somme di denaro in un sistema di prestito tra privati (prestatori).

La piattaforma, in qualità di garante, svolge una funzione molto importante: dal momento che garantisce l’investimento tra il richiedente e il prestatore, deve valutare l’affidabilità tra i due contraenti, oltre che tutelarli da eventuali incidenti di percorso.

Le società di Social Lending hanno il compito di:

  • Verificare chi sia il richiedente e dati ad egli relativo come la sua attività e il suo reddito;
  • Individuare quale sia il merito creditizio del richiedente;
  • Aiutare e assistere i richiedenti durante tutto il periodo del prestito;
  • Gestire tutti i pagamenti sia quando viene erogato il prestito sia durante il prestito;
  • Assicurare la conformità alle leggi

In Italia le piattaforme più conosciute sono due: Prestiamoci e Smartika.

  • Prestiamoci: Nasce nel 2008 e viene lanciata sul mercato nel 2009, è stata una delle piattaforme pioniere del P2P lending in Italia. Fin da subito ha avuto dalla sua grandi numeri, risulta essere stata nel 2017 la prima piattaforma in Italia e l’ottava in Europa per erogato con ammontare di quasi 4 milioni di euro. Fondata da Mariano Carozzi ha avuto, nel tempo, un importante aumento di capitale.
    • Come funziona?
      1. Il richiedente chiede un finanziamento. Nel caso abbia i requisiti di merito creditizio viene inserito nel marketplace;
      2. Il prestatore mette a disposizione un capitale che viene suddiviso in quote da 50€;
      3. Il prestatore investe le quote selezionando i singoli prestiti nel marketplace oppure lascia alla piattaforma il compito;
      4. Il richiedente ottiene il finanziamento che riceverà tramite bonifico nel proprio conto corrente;
      5. Ogni mese il richiedente verserà, tramite addebito automatico, la rata pattuita;
      6. Il prestatore riceverà mensilmente il rimborso delle singole quote investite nei vari finanziamenti comprensive degli interessi maturati.

 

  • Smartika: il 10 luglio del 2009 Zopa Italia è stata tolta dal registro finanziario italiano di broker dal ministro dell’economia e finanze su indicazione della Banca d’Italia. Ha sospeso i nuovi prestiti ma ha continuato a gestire quelli esistenti; nel 2011 Zopa Italia ha così scelto di tagliare i legami con Zopa e ha cambiato nome in Smartika con la quale ha ricevuto una nuova autorizzazione e, nel 2012, ha ricominciato le operazioni finanziarie.

È stata inserita da Forbes nelle 10 migliori piattaforme europee di social lending.

    • Come funziona?
      1. I prestatori attivano le loro offerte su Smartika e indicando importo e durata del prestito, tasso desiderato e tipologia dei Richiedenti a cui prestare (vengono suddivisi in Conservative, Balanced e Dynamic). Diversificano il rischio suddividendo l’offerta in 50 parti (es. l’offerta di 1000€ viene suddivisa in 50 diversi richiedenti a 20€ ciascuno);
      2. Viene fatto un controllo sul profilo creditizio del richiedente e, in caso positivo, viene assegnato in base al suo profilo ad una classe di merito;
      3. La piattaforma compone il prestito con le offerte presenti e il richiedente decide se accettare la proposta. L’approvazione finale avviene sulla valutazione della documentazione presentata dal richiedente;
      4. Il richiedente si riconosce contrattualmente debitore dei Prestatori;
      5. Il richiedente ripaga le rate mensili via addebito automatico;
      6. I flussi di denaro tra prestatori e richiedente avvengono attraverso conti di pagamento a loro intestati, tutelati per legge.

Piattaforme social lending: garanzie?

  • Coordinamento modalità di prestito: vengono fatte accurate analisi sull’affidabilità di ogni singolo iscritto perché, in linea di massima, viene garantito l’investimento;
  • Frammentazione della cifra: la cifra messa a disposizione da ogni prestatore viene frammentata ed erogata a più soggetti seguendo criteri analitici/statistici. In questo modo si può garantire la performance sia di scelta che di gradimento del prestatore (es. la scelta di prestare i propri soldi solo a certe tipologie di richiedenti).
  • Fallimento della società: in caso di fallimento della società di social lending il denaro del prestatore è protetto dalle azioni dei creditori della società stessa.

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